Quando parliamo di orto sensoriale – e di orto sensoriale didattico – dobbiamo necessariamente parlare prima di ortoterapia.

L’ortoterapia è un processo terapeutico e riabilitativo che si serve del contatto con la natura, la campagna e la terra al fine di migliorare la salute. Ma anche il benessere psicofisico e la qualità della vita di una persona disabile.

Questo approccio e questa tipologia di percorso riabilitativo è particolarmente consigliata anche per i malati di Alzheimer o per chi soffre di depressione e ansia.

Nata nel lontano 1600 in Inghilterra, l’ortoterapia è stata a lungo trascurata e accantonata in favore di terapie più invasive.

Negli ultimi anni, tuttavia, questo approccio si è sempre più diffuso in tutta Europa, compresa l’Italia dove, piano piano, si sta facendo largo nonostante pesi ancora la carenza di percorsi formativi specifici e di riconoscimenti ufficiali.

Ma come si pratica l’ortoterapia? Cosa significa esattamente entrare in contatto con un orto sensoriale?

Sono molte le attività all’aria aperta che possono favorire la riabilitazione: attività di giardinaggio, orticoltura, progetti educativi all’interno di un orto per disabili… Attività che possono essere svolte con l’affiancamento di operatori sanitari preparati ed esperti, in grado di rendere l’orto sensoriale un luogo piacevole e attrattivo, dove meditare, rilassarsi e socializzare per migliorare lo stato psicofisico.

Finora abbiamo parlato di ortoterapia ma è fondamentale sottolineare che esiste anche un’altra disciplina legata al contatto con l’orto: l’ortodidattica.

A differenza della prima, infatti, l’ortodidattica non si rivolge a disabili o persone fisicamente ed emotivamente fragili, bensì ha scopi didattici e si rivolge, dunque, prevalentemente a bambini.

Entrando in contatto con un orto didattico, infatti, i più piccoli possono apprendere nozioni legate a svariate materie: la geografica (conoscendo la provenienza di piante, fiori e ortaggi), la scienza (approfondendo le caratteristiche dei vegetali), la matematica (contando e misurando), l’educazione fisica (muovendosi e scoprendo un’alimentazione più salutare), l’arte (dando libero sfogo alla loto creatività).

Inoltre, trascorrere del tempo all’aperto e circondati dalla natura è estremamente salutare per dei bambini che stanno attraversando la delicata fase della crescita. All’interno di un orto didattico possono muoversi liberamente, testare suoni, profumi e sensazioni, relazionarsi con altri individui e stimolare la loro emotività.

Infine, non possiamo tralasciare l’aspetto ambientale. Educare i bambini e insegnare loro come rispettare e prendersi cura di un orto è fondamentale per sensibilizzarli sugli sprechi alimentari, il riciclo e la sostenibilità.

Prendersi cura di un orto significa prendersi cura di ciò che finirà sulle nostre tavole, significa saper riconoscere il valore di un ortaggio accudito giorno dopo giorno, significa saper evitare gli sprechi e comprendere il concetto della crescita, dell’attenzione e dell’attesa.

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Progetto di giardinaggio per disabili: perché è importante e cosa non deve essere trascurato.

Torniamo ora all’ortoterapia e vediamo più nel dettaglio come si struttura – e perché è importante – un progetto di giardinaggio per disabili.
Il luogo adibito a questa tipologia di attività riabilitativa è – come vedevamo – l’orto sensoriale, all’interno del quale gli ospiti possono prendersi cura di ortaggi e piante con grande beneficio di corpo e mente.

I benefici degli orti sensoriali sono innumerevoli e li possiamo classificare in almeno 5 vantaggi principali:

  • sviluppo motorio;
  • sviluppo del senso dell’orientamento;
  • miglioramento delle capacità organizzative;
  • sviluppo della memoria, della concentrazione, dell’autostima e dell’apprendimento;
  • pratica delle competenze relazionali.

Attraverso il movimento fisico, la stimolazione dei cinque sensi e la pratica dell’attività della “cura”, l’attività di giardinaggio per disabili è utilissima anche per imparare a prendersi cura di se stessi ed essere consapevoli delle proprie capacità:

  • si riscontra un aumento della percezione di benessere e una certa efficacia contro la lotta a varie dipendenze;
  • si registrano miglioramenti in soggetti che soffrono di depressione, ansia, stress e comportamenti aggressivi;
  • passeggiare e fare piccole attività nel verde porta ad un abbassamento della pressione arteriosa;
  • c’è una maggiore stimolazione della sfera cognitiva in quanto si richiede ai pazienti di riconoscere e ricordare il nome delle piante, le attività legate alla semina e al raccolto, gli strumenti da utilizzare per il lavoro quotidiano. Viene, dunque stimolata la memoria, la concentrazione, l’attenzione, la capacità di svolgere un compito nella giusta sequenza e le capacità logiche;
  • miglioramento della socializzazione: spesso le persone disabili provano solitudine e isolamento; possono soffrire di depressione, bassa autostima e scarsa fiducia in se stessi soprattutto quando vivono in un ambiente limitato come un istituto.

Gli orti rialzati per disabili

L’orto sensoriale deve essere progettato e costruito tenendo conto degli ospiti che lo frequenteranno, eliminando, dunque, qualsiasi tipo di barriera architettonica.
Deve agevolare la mobilità ridotta di eventuali persone in carrozzina o con difficoltà di deambulazione.

Proprio per questa ragione, una delle prime cose da curare quando si progetta un orto sensoriale, è la pavimentazione, che deve essere uniforme e ben battuta, per agevolare il passaggio di persone anziane o affette da disabilità.
Inoltre, è essenziale prevedere la presenza di rampe per carrozzine, assi e balaustre laterali per agevolare i movimenti e consentire di avere degli appoggi sempre a disposizione.

Infine, un altro elemento essenziale che non può mancare in un orto sensoriale è una parte rialzata.
I cosiddetti orti rialzati, infatti, hanno al loro interno delle vasche, rialzate per l’appunto, contenenti del terriccio per coltivare ortaggi, piante e fiori. Il grande vantaggio degli orti rialzati è che, grazie a questa struttura, i contenitori con il terriccio sono facilmente accessibili anche da disabili e da persone in carrozzina.

I migliori progetti educativi e orti sensoriali

Come dicevamo, anche in Italia stanno, via via, nascendo sempre più progetti legati alla realizzazione di orti sensoriali, didattici e orti sociali (terreni dati in gestione ad associazioni che li coltivano grazie al supporto e all’impiego di persone svantaggiate, anziani, persone affette da disabilità).

Ma quali sono i migliori esempi di orto sensoriale o di orto didattico?

Vediamo insieme alcuni progetti virtuosi.

Il Parco del Benessere

A Pescara, esiste un importante giardino e orto sensoriale, il primo nato in Abruzzo, che organizza progetti didattici e attività terapeutiche.

Un interessante progetto è quello denominato “Il Parco del Benessere” al quale prendono parte persone affette da disturbi psicofisici, le quali si occupano di coltivazione biologica e sostenibile. Inoltre, possono partecipare anche a corsi sull’alimentazione, attività sportive all’aperto e laboratori di cucina del territorio con l’obiettivo di promuovere e diffondere pratiche alimentari sane.

Progetto APE Aula Permanente di Ecologia

Nato nel 2012 a Savoca, in provincia di Messina, il progetto ruota intorno a un orto didattico che ospita studenti di asili, scuole elementari e medie.
I bambini seguono lezioni per imparare a prendersi cura di frutta e verdura e per vivere in modo salutare il contatto con la natura.
Si tratta di un’esperienza immersiva, in grado di suscitare emozioni e sensazioni sempre nuove e coinvolgenti. Inoltre, trascorrere momenti all’aria aperta e respirare i profumi dell’orto giova anche al modo in cui i bambini si comportano: risultano essere più rilassati e meno irrequieti.

 

Noi di Oikos prestiamo sempre grande attenzione alle evoluzioni del settore per non farci trovare impreparati e mettere a disposizione tutta la nostra competenza!

Per noi il benessere delle persone è alla base di tutto. Siamo una cooperativa sociale che si occupa di persone svantaggiate e fragili. Per questo abbiamo particolarmente a cuore questo settore. Offriamo progettazione e manutenzione di spazi verdi dedicati a disabili, minori, pazienti ospedalieri, case di riposo, cliniche.

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